Frutta bianca: elenco con caratteristiche e curiosità

La purezza si fa gusto!
La cromoterapia insegna che tra le virtù della frutta bianca troviamo un effetto rilassante: infatti il colore il bianco favorisce pace e concentrazione, dunque anche una tavola imbandita di piatti candidi e luminosi otterrebbe questo stesso effetto.
Pronto a scoprire nel dettaglio questo concentrato di benessere e gusto?
Partiamo intanto con l’elenco completo.
Breadfruit
Il breadfruit è un frutto davvero molto particolare. Potrebbe essere infatti considerato esotico, ma ormai si può trovare tranquillamente qualche albero sparso nei nostri parchi o nelle nostre campagne. Il frutto è grande quanto un melone (ma niente a che vedere con il jackfruit), ha una buccia verde e ruvida e una polpa bianca e farinosa, con un peso di circa 3 kg. Pensa che ogni albero può produrre circa 200 kg di frutto a stagione!
Ma come si usa in cucina questo frutto? Beh, la sua polpa farinosa ricorda molto quella della castagna, così come il sapore. Oltre alla polpa si possono consumare anche i semi, fritti, tostati o bolliti. Il breadfruit può essere mangiato così com’è, quand’è maturo, oppure essere cucinato in numerosi modi.
CONSERVAZIONE: in frigorifero, fino a una settimana.
STAGIONALITÀ: durante i mesi più caldi.
PROVENIENZA: cresce nel Sud Est asiatico e in molte isole pacifiche e del Mar dei Caraibi.
Castagne
Eccoci arrivati alle grandi protagoniste dell’autunno: le castagne! Si tratta di uno dei frutti più protetti di sempre. Sì, perché ha ben tre strati di protezione: il primo è il famoso “riccio”, una sorta di scorza dura e appuntita; il secondo è uno strato di buccia abbastanza spessa, dal colore marrone; sotto di questa troviamo poi una pellicina marrone ricoperta di piccolissimi peli, che protegge il frutto vero e proprio. Si fanno amare questa castagne, eh?!
In cucina le castagne vanno solitamente cotte (bollite o al forno), per poi essere consumate al naturale oppure per realizzare diversi dolci. Dalle castagne si ricava anche una buona farina, ottima per la preparazione di dolci.
CONSERVAZIONE: fresche, fuori frigo al buio e all’asciutto. Una volta cotte possono anche essere congelate.
STAGIONALITÀ: da ottobre a dicembre.
PROVENIENZA: diffuse in tutto il paese. Le varietà migliori le troviamo Piemonte, Toscana e Campania.
Cocco
Impossibile non amare il cocco, frutta esotica bianca che ogni estate ci regala il suo gusto fresco e dissetante. La parte commestibile di questo frutto, come ben avrai presente, è la parte bianca racchiusa all’interno di una spessa e dura corazza: per aprirla infatti serve spesso un martello! Ma una volta scalfito il suo scudo, scoprirai la purezza del sapore, insieme a un’acqua ricca di gusto.
Il cocco rappresenta un valido aiutante in cucina, grazie al suo sapore fresco ed esotico, e alla sua versatilità. Può infatti essere consumato fresco, ma lo troviamo anche essiccato, sottoforma di farina, in scaglie… insomma, qualsiasi idea tu abbiamo in mente, troverai la versione di cocco più adatta a te!
CONSERVAZIONE: una volta tagliato si conserva per 3-4 in frigorifero, preferibilmente immerso nel suo succo.
STAGIONALITÀ: disponibile tutto l’anno.
PROVENIENZA: i maggiori produttori sono Indonesia, Filippine, India e Sri Lanka.
Litchi
Il litchi, o “occhio di drago” (basta guardarlo per capire il perché), è una frutta esotica bianca molto apprezzata sulle nostre tavole, soprattutto nei periodi di festa. Già 2000 anni fa questo frutto era considerato una prelibatezza alla corte imperiale cinese ed è proprio in Cina che a tutt’oggi conserva un posto di grande rilievo nella cucina tradizionale. La sua diffusione in Occidente è ovviamente più recente. Si contraddistingue per una buccia sottile, dura, dal colore rosso e leggermente appuntita. La polpa al suo interno è invece bianca, compatta e succosa, al cui centro troviamo un grosso seme nero.
Il litchi ha un sapore molto dolce e aromatico, che ricorda quello dell’uva. Per questo è ottimo da gustare al naturale (una volta eliminata la buccia), oppure per realizzare ottimi succhi dissetanti.
CONSERVAZIONE: si può conservare fuori frigo a temperatura ambiente.
STAGIONALITÀ: il litchi si può trovare da maggio e ottobre, ma compare sugli scaffali anche durante le feste.
PROVENIENZA: principalmente Cina, ma lo troviamo anche in Thailandia, Vietnam e Giappone.
Mangostano
Eccoci alla scoperta di un’altra frutta esotica bianca: il mangostano. Dall’aspetto molto simile a quello del caco (anche se più piccolo e di colore viola), il mangostano è molto apprezzato in cucina, ma anche in cosmetica. Il frutto è una bacca di colore viola scuro abbastanza spessa, con dimensioni di circa 5-7 centimetri. Una volta aperta, rivela al suo interno una polpa bianca e compatta, che racchiude da uno a tre semi.
Il mangostano ha un gusto dolce e aromatico, che racchiude una piacevole nota acida. Questa caratteristica lo rende perfetto per creare interessanti contrasti in molti dessert. Tuttavia, puoi gustare il frutto anche al naturale, una volta eliminata la buccia.
CONSERVAZIONE: resiste a temperatura ambiente fino a 30 giorni dopo la raccolta.
STAGIONALITÀ: da giugno fino a ottobre.
PROVENIENZA: oggi il maggiore produttore è la Thailandia.
Melone bianco
La storia del cucumis melo, meglio conosciuto come “melone”, è avvolta nel mistero. Secondo alcuni arriverebbe dall’antica Persia, mentre per altri le sue origini sarebbero africane. Nel V secolo a.C. il popolo egizio iniziò a esportarlo nel bacino del Mediterraneo e così arrivò anche in Italia. Durante l’Impero Romano il melone veniva molto utilizzato nelle insalate ed era così diffuso che l’imperatore Diocleziano emise un apposito editto per tassare quegli esemplari di melone che superavano il peso di 200 grammi!
Il melone bianco è un ingrediente estremamente duttile in cucina: da condimento per il pesce a protagonista di freschissime insalate, il suo sapore dolce e succoso si presta a tante preparazioni differenti. Scopri le ricette con il melone.
CONSERVAZIONE: il melone può essere conservato a temperatura ambiente, al fresco e lontano da fonti di calore. In frigorifero si mantiene per una settimana.
STAGIONALITÀ: da giugno a settembre.
PROVENIENZA: in Italia i maggiori produttori di melone bianco sono Puglia e Sicilia.
Pera
Le varietà di pera presente nel nostro paese sono tante, ma tutte hanno una delicata e dolce polpa bianca. Per questo, abbiamo deciso di prenderne una di riferimento: la pera Abate. Il nome di questo frutto prende origine dal curato di Chessy-les-Mines (Rhône) che, secondo la tradizione, l’avrebbe selezionata nel XV secolo. Questa cultivar ha trovato un terreno particolarmente fertile in Emilia Romagna: è qui che si concentra gran parte della produzione di Pera Abate Fetel a livello europeo!
Ottima da consumare come frutto fresco, la Pera Abate è inaspettatamente versatile in cucina. È perfetta per dolci, marmellate, primi piatti o in abbinamento ai formaggi, ma anche come ingrediente ideale per succhi e liquori. Qui puoi trovare tutte le ricette con la pera!
CONSERVAZIONE: a temperatura ambiente, in un luogo fresco e umido. Può essere conservata anche in frigorifero.
STAGIONALITÀ: tutto il periodo invernale e autunnale.
PROVENIENZA: in tutto il nostro Paese, a seconda della varietà.
Pesca bianca
Il nome “pesca” significa letteralmente “della Persia” ma, attenzione, non è qui che nasce questo frutto. L’albero di pesco è originario della Cina, terra in cui viene considerato simbolo dell’immortalità. Un’altra curiosità? In Egitto era il frutto sacro ad Arpocrate, dio del silenzio e dell’infanzia, tanto che ancora oggi le guance dei bambini vengono paragonate alle pesche per la loro morbidezza e carnosità!
Le pesche bianche sono ovviamente ottime al naturale, ma possono essere un valido ingrediente per ricette dolci e salate, succhi, marmellate, frullati… Insomma, perfette per qualsiasi preparazione! Scopri le ricette con le pesche.
CONSERVAZIONE: puoi conservare le pesche bianche in frigorifero per 6-7 giorni.
STAGIONALITÀ: da luglio fino a settembre.
PROVENIENZA: celebre quella coltivata in Veneto.
Rafano
Il rafano ha una grande caratteristica: o lo si ama, o lo si odia. Questo perché la radice di rafano ha un sapore molto lontano da qualsiasi tipo di frutto ti venga in mente: non è dolce, è molto piccante e ha un odore pungente. Essendo una radice, cresce ovviamente sottoterra: all’aspetto può ricordare una carota, ma è molto più tozzo e di colore bianco.
In cucina il rafano è utilizzato grattugiato, sotto forma di salsa, per accompagnare bolliti e altre preparazioni.
CONSERVAZIONE: in frigorifero si mantiene tranquillamente per alcuni mesi.
STAGIONALITÀ: disponibile tutto l’anno.
PROVENIENZA: molto coltivato nell’Europa dell’Est. In Italia lo troviamo in Basilicata e Trentino Alto-Adige.