Frutta giallo arancio: l’elenco completo

Vivacità, gusto e benessere per ogni momento della giornata
Chi non ama la frutta giallo arancio, protagonista di molte colazioni e dolci? Grazie al suo colore vivace, non solo è bella da vedere, ma ci regala un’esplosione di sapore.
Pronto a scoprire nel dettaglio questo concentrato di benessere e gusto?
Partiamo intanto con l’elenco completo.
- Albicocca
- Alkekengi
- Ananas
- Anguria gialla
- Arancia
- Babaco
- Banana
- Bananito
- Bergamotto
- Cachi
- Carambola
- Cedro
- Chinotto
- Clementine
- Curuba (o Banana Passion Fruit)
- Durian
- Granadilla (o Maracuja gialla)
- Giuggiole
- Jackfruit
- Kiwano
- Kiwi giallo
- Kumquat (o Mandarino cinese)
- Limone
- Longan
- Lulo
- Mandarancio
- Mandarino
- Mango
- Mano di Buddha
- Mela gialla
- Meloni
- Nashi
- Nespole
- Papaya
- Pepino (o Carciuma)
- Pesca gialla
- Pesca noce
- Pitaya gialla
- Pompelmo giallo
- Susine gialle
- Tamarindo
Albicocca
L’albicocca è uno dei frutti giallo arancio protagonisti dell’estate, grazie al suo sapore più unico che raro. Vediamo più da vicino la sua origine.
L’albicocca, che appartiene alla famiglia delle Rosacee (la stessa di mele e mandorle), veniva chiamata dai romani “armeniacum” (nome che in alcuni dialetti, anche se leggermente diverso, è ancora in uso). Perché questo nome? Perché si credeva provenisse l’Armenia, anche se il vero paese di origine pare sia la Cina.
E per quanto riguarda il gusto? Beh, l’albicocca, con la sua polpa morbida e la buccia leggermente vellutata, ci regala un gusto dolce e succoso, perfetto da assaporare così com’è. Ma nel caso tu voglia sperimentare in cucina, eccoti qui tutte le ricette con le albicocche.
CONSERVAZIONE: se è molto maturo (puoi verificarlo dalla morbidezza), è consigliato conservare il frutto in frigorifero. Se invece la morbidezza non è eccessiva, puoi lasciare le albicocche anche a temperatura ambiente.
STAGIONALITÀ: dalla fine di maggio fino al mese di luglio.
PROVENIENZA: tutti i paesi che si affacciano sul Mediterraneo (Italia, Spagna, Francia, Grecia, Turchia e Paesi Arabi). Se parliamo solo dell’Italia, le regioni di riferimento sono Campania, Emilia-Romagna, Basilicata e Sicilia.
Alkekengi
L’alkekengi è uno dei frutti esotici gialli e arancioni più presenti sulle nostre tavole (sicuramente l’avrai visto a bordo piatto come decorazione di molti dessert). Si tratta del frutto della pianta Physalis Alkekengi, specie originaria dell’Asia che fa parte della famiglia delle Solanaceae (la stessa di melanzane e pomodori).
Il frutto è l’unico elemento commestibile della pianta, e si caratterizza per un colore giallo/arancio davvero caratteristico e molto vivace. Ad abbellire il tutto un calice secco dal colore dorato (quando è sulla pianta, arancione), che racchiude e protegge il frutto vero e proprio.
E se volessimo gustarlo? Beh, l’alkekengi ha poco succo al suo interno e possiede un sapore dolce e allo stesso tempo acidulo, ideale per chi ama i contrasti. Possiamo dire che ricorda un misto tra il lampone e gli agrumi. È ottimo al naturale, essiccato o aggiunto a molteplici preparazioni.
CONSERVAZIONE: puoi conservare gli alkekengi in frigorifero, insieme al calice. Se invece lo elimini puoi addirittura congelarli. Ovviamente, puoi tenerli anche a temperatura ambiente, e in questo modo continueranno a maturare.
STAGIONALITÀ: la pianta fiorisce a luglio, mentre i frutti sono pronti per il consumo nel periodo autunnale.
PROVENIENZA: prevalentemente Colombia e Perù. In Italia cresce un po’ ovunque, anche se la coltivazione si concentra per lo più nel mantovano.
Ananas
Quando si parla di frutti esotici gialli e arancioni, non può non venire in mente l’ananas. Re incontrastato delle feste, e dell’estate, l’ananas ha origini molto antiche. È stato infatti scoperto dagli europei nei Caraibi, ma solo con lo studio scientifico si è riusciti a scoprire che in realtà è originario del Sud America. Cresce sulla cima di una piccola e bassa palma, e si contraddistingue per una buccia leggermente appuntita che bisogna eliminare prima di consumare la polpa.
E ora, arriviamo al punto culinario. L’ananas è estremamente succoso, dolce e leggermente acidulo, perfetto per arricchire la nostra tavola al naturale, sotto forma di succo, cotto, essiccato… insomma, in tantissimi modi diversi.
CONSERVAZIONE: puoi conservare l’ananas fresco fuori frigo, a temperatura ambiente. Una volta pulito e tagliato, invece, va conservato in frigorifero.
STAGIONALITÀ: la maturazione dell’ananas comincia già a ottobre e continua fino al mese di maggio.
PROVENIENZA: cresce molto bene in America Centrale e Sud America, ma viene coltivato anche in Asia, Africa, Oceania e Sud Italia.
Anguria gialla
Sì, hai letto proprio bene. Non tutti infatti sanno che l’anguria esiste anche in questa versione molto particolare, con un caratteristico colore giallo acceso. Non si tratta solo di un fattore estetico, in quanto questa tipologia di anguria ha anche caratteristiche diverse: la buccia, per esempio, è più sottile, e la consistenza è leggermente diversa rispetto a quella della sorella rossa.
Come abbiamo detto all’inizio, l’anguria gialla presenta una buccia più sottile (comunque da eliminare) e una consistenza della polpa differente. Anche il sapore però cambia. Qui troviamo infatti sentori freschi e dissetanti, che ricordano quelli dell’ananas. Questo cosa vuol dire? Che il frutto è perfetto per essere gustato così com’è, al naturale. Ma nulla vieta di utilizzarlo per realizzare fantastiche granite o perché no, abbinarlo a preparazione salate.
CONSERVAZIONE: viste le dimensioni, può essere conservata fuori frigo a temperatura ambiente. Se la si desidera più fresca, si può tagliare a fette e riporla in frigorifero.
STAGIONALITÀ: da luglio fino a settembre.
PROVENIENZA: originaria dei paesi asiatici, l’anguria gialla può essere coltivata anche nel Sud Italia, in particolare in Basilicata e Sicilia.
Arancia
L’arancia è uno dei frutti più diffusi e consumati nel nostro paese. Fa ovviamente parte degli agrumi e ne esistono di diverse varietà, che cambiano a seconda del colore (per esempio quella rossa) e dal sapore (troviamo varietà amare e altre più acidule). Si contraddistingue per una scorza imperfetta che, una volta eliminata, rivela il frutto diviso in succosi spicchi e ricoperti da una leggera patina bianca.
Eccoci al momento del gusto. Le arance hanno una polpa ricchissima di succo, che regala all’assaggio una vera esplosione di bontà. A seconda della varietà, i sapori viaggiano fra il dolce, l’acidulo e l’amaro, ma in ogni caso il frutto risulta perfetto per tantissime ricette. È perfetto così com’è, ovviamente, ma anche spremuto, candito o utilizzato per una dolce confettura. Scopri tutti i possibili usi con le nostre ricette con l’arancia.
CONSERVAZIONE: le arance si conservano per molto tempo sia a temperatura ambiente sia in frigorifero.
STAGIONALITÀ: in generale da novembre a fine maggio, ma dipende dalla varietà.
PROVENIENZA: oggi i maggiori produttori sono Spagna, Cina e Messico, anche se le migliori varietà le troviamo in Italia, in particolare in Sicilia e Calabria.
Babaco
In pochi hanno sentito parlare di questi frutti esotici gialli e arancioni che fanno parte della stessa famiglia della papaya. Il babaco è originario dell’America del Sud, e come aspetto ricorda molto la carambola, anche se più “tozzo”.
E il gusto? Sarà strano come il suo nome? In realtà non proprio: una volta maturo il sapore ricorda molto quello dell’ananas. Il babaco è ottimo al naturale, sia acerbo che maturo, ma anche utilizzato nelle ricette di tutti i giorni.
CONSERVAZIONE: in base al grado di maturazione e al sapore che vuoi ottenere, puoi decidere di conservarlo in frigorifero o a temperatura ambiente.
STAGIONALITÀ: primavera ed estate.
PROVENIENZA: è originario del Sud America, ma viene coltivato anche in Australia, Nuova Zelanda, Israele e Italia.
Banana
Quale tra i frutti esotici gialli e arancioni è il primo che ti viene in mente? Certamente la banana! Considerata il frutto degli sportivi per eccellenza (scoprirai tra pochissimo il motivo), la banana è opera dell’omonima pianta, una palma diffusa in tutte le zone tropicale del mondo. Il frutto vero e proprio, dalla consistenza cremosa a seconda dello stato di maturazione, è racchiuso da una spessa buccia fibrosa che, con alcuni accorgimenti, può essere consumata.
La banana, grazie alla sua buccia forte, è ottima come frutto da portare sempre con sé in caso di bisogno, ma è ottima anche in cucina, soprattutto in prodotti da forno.
Ah, una curiosità: il frutto è molto usato nelle diete vegane in quanto, grazie alla sua consistenza super cremosa, è un ottimo sostituto delle uova nella preparazione di dolci.
CONSERVAZIONE: è consigliato conservare le banane a temperatura ambiente, poiché con le basse temperature aumenta l’ossidazione.
STAGIONALITÀ: da gennaio a dicembre.
PROVENIENZA: i principali produttori sono paesi tropicali: Costa Rica, Messico, Ecuador e Brasile.
Bananito
Solitamente, più la frutta è piccola e più il sapore è concentrato. E questo è proprio il caso del bananito, specialità che fa parte dei frutti esotici gialli e arancioni. L’aspetto è proprio quello della banana, ma la dimensione arriva al massimo a 8-10 cm. Rispetto alla sorella maggiore, il bananito ha poi una buccia molto più sottile e liscia.
Per quanto riguarda il sapore, questo frutto esotico si differenzia molto rispetto alla classica banana. La polpa, infatti, è ancora più dolce e cremosa, e ricorda molto da vicino il gusto della mela. Le sue dimensioni ridotte lo rendono perfetto come snack da portare sempre con sé, ma anche ottimo alleato per le ricette dolci di tutti i giorni.
CONSERVAZIONE: è consigliato conservare il bananito a temperatura ambiente, poiché con le basse temperature aumenta l’ossidazione.
STAGIONALITÀ: da gennaio a dicembre.
PROVENIENZA: i principali produttori sono Colombia, Messico ed Ecuador.
Bergamotto
Un profumo fresco, frizzante e magico ti avvolge: forse è perché hai vicino a te un bergamotto. Come avrai capito, questo agrume è noto per il suo aroma unico al mondo, che oltre a venirci in aiuto in cucina viene molto utilizzato in ambito cosmetico. Simile al limone, presenta una forma più tondeggiante e un colore che può variare a seconda della varietà (femminello, castagnaro e fantastico).
Ora, spostiamoci in cucina. Ovviamente, per la sua fama aromatica, il bergamotto è molto utilizzato per profumare dolci e dessert. Tuttavia, il suo gusto acidulo e floreale lo rende perfetto anche per succhi e altre creazioni.
CONSERVAZIONE: come per tutti gli agrumi, anche il bergamotto può essere conservato per lunghi periodi a temperatura ambiente o in frigorifero.
STAGIONALITÀ: da fine ottobre a marzo.
PROVENIENZA: il frutto è una specialità per lo più italiana e trova la sua massima espressione in Calabria.
Cachi
I cachi sono uno di quei frutti considerati “dimenticati”, poiché nel tempo hanno subito un forte calo nei consumi.
Il caco è originario della Cina ma, come avviene per tutti i frutti, nel corso dei secoli si è diffuso nei paesi vicini, come Corea e Giappone. Oggi è molto facile trovarlo anche in Italia, sparso tra le campagne.
Il suo colore passa dal verde, quando completamente acerbo, al giallo e infine all’arancione vivace. La sua polpa è super cremosa, quasi gelatinosa, e in alcuni casi è possibile trovare anche il seme.
In cucina il caco viene consumato per lo più al naturale, così da gustarne con semplicità la naturale dolcezza. Grazie alla sua cremosità viene utilizzato anche in diversi dolci, soprattutto per la realizzazione di mousse. Scopri come utilizzarlo con le nostre ricette con i cachi.
CONSERVAZIONE: il caco viene raccolto quando non ha ancora raggiunto la piena maturazione; può quindi essere conservato a temperatura ambiente. Una volta maturo, si mantiene solo per pochi giorni.
STAGIONALITÀ: da ottobre a dicembre.
PROVENIENZA: nella top 3 troviamo Cina, Spagna e Corea del Sud. In Italia la produzione si concentra in Calabria ed Emilia-Romagna.
Carambola
La carambola è uno di quei frutti esotici gialli e arancioni sempre più diffusi nel nostro paese. Se il nome non ti dice niente, forse la sua forma può darti una mano: la carambola ha infatti, quando intera, una forma che ricorda quella del cacao. Ma una volta tagliata a fette, avrai una caratteristica forma a stella!
Della carambola si mangia tutto, dalla buccia alla polpa, che si caratterizza per un sapore che ricorda quello dell’ananas e del limone. Anche se la vediamo principalmente tagliata a forma di stella e utilizzata come decorazione, la carambola ha in realtà un gusto ottimo, che può essere utilizzato in cucina in modi molto diversi.
CONSERVAZIONE: in frigorifero, per 4-5 giorni.
STAGIONALITÀ: nelle zone tropicali è disponibile tutto l’anno.
PROVENIENZA: originaria del continente asiatico, oggi la carambola è coltivata anche in molte zone del Pacifico, Sud America e America Centrale, Africa. In Italia il frutto viene coltivato in Sicilia.
Cedro
Giallo, profumato, saporito: ecco a voi il cedro! Questo agrume originario dell’India ha fatto un lungo viaggio attraverso i secoli, arrivando in Italia già nel III secolo prima di Cristo. Il frutto ha una forma tondeggiante, con una scorza spessa e imperfetta. Ed è proprio questa la parte più apprezzata.
In cucina, come abbiamo accennato, si usa per lo più la scorza, sia al naturale sia candita, ma nulla vieta l’utilizzo del suo succo. La scorza è inoltre utilizzata, in infusione, per la produzione di diverse bevande rinfrescanti.
CONSERVAZIONE: il cedro fresco si conserva a temperatura ambiente.
STAGIONALITÀ: tra la fine di ottobre e gli inizi di gennaio.
PROVENIENZA: il cedro vanta una coltivazione per lo più italiana, in particolare in Calabria, dove esiste proprio la “Riviera dei Cedri”.
Chinotto
Tra gli agrumi più noti, il chinotto è forse quello meno diffuso. L’aspetto è molto simile a quello del mandarino (scorza e polpa arancioni), ma il sapore è totalmente diverso, con una nota amara che lo differenzia da tutti gli altri agrumi. La provenienza sembra essere la Cina (o “China”), come suggerisce il nome.
Attualmente il chinotto viene utilizzato, come altri agrumi, nella produzione di bevande, grazie alla scorza bella amara e aromatica. Tuttavia, anche il suo succo è un buon alleato in cucina, per esempio nella produzione di granite o altri dessert.
CONSERVAZIONE: il chinotto fresco si conserva a temperatura ambiente.
STAGIONALITÀ: tra la fine di ottobre e gli inizi di gennaio.
PROVENIENZA: viene coltivato prevalentemente in Liguria, Toscana, Sicilia e Calabria. Fuori dall’Italia, il chinotto è presente unicamente nella Costa Azzurra francese.
Clementine
Il clementino è nato in Tunisia da un ibrido, ovvero da un incrocio tra più piante, a quanto pare accidentalmente. Molte fonti danno invece il merito a due possibili sacerdoti giardinieri, Clément Rodier o Pierre Clément, dai quali il frutto e la pianta prenderebbero il nome.
Essendo un ibrido, il clementino condivide con gli altri agrumi molte caratteristiche: la pianta è simile a quella del mandarino, ma con foglie leggermente più grandi. Anche il frutto nel suo aspetto ricorda il mandarino, ma una volta assaggiato rivela un tipico sapore di arancia, in cui agro e dolce sono perfettamente bilanciati.
La clementina è il frutto perfetto da consumare in ogni momento della giornata, dalla colazione alla cena. Come? Scoprilo con queste ricette con le clementine.
CONSERVAZIONE: le clementine possono essere conservate a temperatura ambiente per diverso tempo.
STAGIONALITÀ: tra la fine di ottobre e febbraio.
PROVENIENZA: le clementine vengono coltivate per lo più in Calabria.
Curuba (o Banana Passion Fruit)
La Curuba è uno dei frutti esotici gialli e arancioni più strani. Il motivo? Da fuori ha l’aspetto tipico della banana, giallo e dalla forma allungata. Ma quando viene tagliato, ecco che rivela i classici semi del passion fruit, ricoperti da una polpa dolce e acidula allo stesso tempo.
In cucina la curuba, una volta privata dei semi, può essere utilizzata come ingrediente principale di dolci e marmellate. E, incredibilmente, anche in preparazioni salate!
CONSERVAZIONE: puoi conservare la curuba a temperatura ambiente per qualche giorno.
STAGIONALITÀ: periodo estivo
PROVENIENZA: viene coltivata principalmente in California e in Messico.
Durian
Impossibile non conoscere il durian, il frutto originario dell’Indonesia dal sapore delizioso… e dall’odoro nauseabondo. Ebbene sì, questo frutto caratterizzato da una buccia estremamente spinosa e una polpa bella compatta, emana un odore molto pungente, spesso associato a quello della putrefazione. Ma una volta superato questo scoglio, si scopre un frutto davvero dolce.
Il sapore del durian è molto particolare, e oscilla tra quello della banana matura e la cipolla cotta. Proprio per questo grande contrasto, il frutto è utilizzato sia in ricette dolci sia in ricette salate.
CONSERVAZIONE: una volta aperto si conserva 1 o 2 giorni in frigorifero. È possibile anche congelarlo.
STAGIONALITÀ: tra giugno e agosto.
PROVENIENZA: viene coltivato principalmente in Indonesia.
Granadilla (o Maracuja gialla)
La granadilla è uno dei frutti esotici gialli e arancioni più amati dell’estate! Originaria del Sud America, la granadilla ha un colore giallo arancio, una forma rotonda e una buccia dura e lucida che accoglie al suo interno numerosi semi duri e neri immersi in una polpa gelatinosa, la parte commestibile del frutto. È leggermente più grande del frutto della passione e la sua buccia non raggrinzisce con l’invecchiamento.
In cucina questo frutto ci regala la sua polpa dolce, acidula e leggermente gelatinosa, perfetta gustata al naturale o usata in cucina per dare un tocco esotico e unico a ricette dolci e salate, cocktail e bevande analcoliche
CONSERVAZIONE: si può conservare in frigorifero per 5/6 giorni. Una volta prelevata la polpa è possibile conservare la granadilla anche in congelatore.
STAGIONALITÀ: da giugno fino a dicembre
PROVENIENZA: per lo più paesi del Sud America, come Argentina e Messico.
Giuggiole
Piccole, dolci, dal sapore inconfondibile… ecco a te le giuggiole! Questi piccoli frutti dal colore arancione scuro, molto acceso, sono, come i cachi, uno di quei frutti considerati “dimenticati”, in quanto poco consumato e conosciuto in poche zone d’Italia. In realtà questo è un gran peccato, perché le giuggiole ci regalano un gusto davvero unico.
Come già accennato, le giuggiole hanno un gusto molto dolce e caratteristico, con una polpa molto soda e fibrosa, da assaporare così al naturale (anche essiccate sono ottime). Occhio però al seme centrale perché presenta due estremità appuntite!
CONSERVAZIONE: le giuggiole si conservano per diversi giorni a temperatura ambiente.
STAGIONALITÀ: tra le fine dell’estate fino a fine novembre.
PROVENIENZA: in Italia la giuggiola viene prodotta soprattutto in Campania, Toscana e Veneto.
Jackfruit
Il jackfruit è uno dei frutti esotici gialli e arancioni più grandi in natura. Basti pensare che si presenta come un enorme ovale e può superare anche i 40 cm di diametro e ben i 30 kg di peso! Una volta eliminata la buccia leggermente appuntita ci troviamo davanti a tanti piccoli frutti (un jackfruit ne può contenere fino a 500), formati da una polpa che avvolge un seme, anch’esso commestibile (solo se cotto).
Eccoci al momento culinario. Il jackfruit ha un sapore dolce, che ricorda quello della mela e dell’ananas. Ma una volta cotto… ecco che cambia completamente sapore e si avvicina a quello della pancetta di maiale! Proprio per questo il frutto è perfetto per preparazioni dolci e salate.
CONSERVAZIONE: puoi conservare il jackfruit pulito in frigorifero per 3-4 giorni. Può essere anche congelato.
STAGIONALITÀ: tra luglio e agosto.
PROVENIENZA: principalmente Indonesia ma viene coltivato anche da altri paesi lungo la fascia tropicale.
Kiwano
Eccoci alla scoperta di uno dei frutti esotici gialli e arancioni: il kiwano. Originario dei paesi africani, si contraddistingue per un aspetto davvero particolare, tanto che viene detto “melone cornuto”. Questo perché quando maturo sulla buccia arancione compaiono delle piccole spine. La polpa interna è gelatinosa e ospita tanti semi commestibili (alla vista assomiglia molto al cetriolo).
Ora spostiamoci in cucina. Del kiwano si può mangiare tutto, buccia e polpa, anche se molti preferiscono limitarsi alla seconda. Il sapore è delicato e molto simile al cetriolo ma leggermente più dolce. Proprio per questo è consigliato consumarlo fresco.
CONSERVAZIONE: puoi conservare il kiwano in frigorifero 4-5 giorni.
STAGIONALITÀ: la pianta può produrre i deliziosi frutti sia nel periodo estivo sia a dicembre.
PROVENIENZA: viene coltivato in Sud Africa, Australia e Nuova Zelanda. Sta iniziando la produzione anche in Sud Italia.
Kiwi giallo
Il kiwi giallo è una deliziosa varietà di kiwi che si differenzia dal kiwi verde per la forma più allungata e una buccia meno pelosa, sottile e di colore chiaro. Un volta eliminata, si scopre una polpa di un bel giallo dorato, molto più dolce e meno acidula rispetto a quella del fratello verde.
All’assaggio, il kiwi giallo è più dolce e morbido di quello verde. Per questo motivo il primo è perfetto per farcire e decorare piatti dolci e dessert, come torte o gelati. È ideale anche da mangiare da solo come spuntino. Scopri le ricette con i kiwi.
CONSERVAZIONE: il kiwi giallo si conserva a temperatura ambiente fino a una settimana.
STAGIONALITÀ: la produzione iniziò già a fine maggio, e continua fino a estate inoltrata.
PROVENIENZA: è originario del Sud-Est Asiatico e l’Italia oggi rappresenta il terzo produttore mondiale (con una concentrazione nel Lazio).
Kumquat (o Mandarino cinese)
Il kumquat (o Mandarino cinese) è uno di quei frutti esotici famosi più per il suo valore estetico che per il suo gusto. Originario della Cina, viene spesso utilizzato come pianta ornamentale.
Per quanto riguarda l’aspetto, il kumquat è un frutto di piccole dimensioni, dalla forma ovale e dalla buccia arancione. La polpa, sempre arancione, ha una piacevole nota acidula, a metà tra l’arancia e il limone. Questo frutto esotico è ottimo consumato così com’è, anche insieme alla buccia, molto sottile. Volendo è possibile utilizzarlo in cucina.
CONSERVAZIONE: il mandarino cinese può essere conservato in frigorifero per 2-3 settimane.
STAGIONALITÀ: tipico dei mesi invernali e primaverili.
PROVENIENZA: molto diffuso in tutti i maggiori paesi asiatici. Viene coltivato anche in Florida e lungo tutta la costa tirrenica italiana.
Limone
È arrivato il momento di scoprire il limone, l’agrume sicuramente più diffuso e utilizzato al mondo. Ha una forma tondeggiante e una scorza imperfetta con due estremità leggermente allungate dal sapore leggermente amaro (la famosa parte bianca). La polpa invece è estremamente acida e composta da molta acqua.
Il suo sapore fortemente acidulo lo rendono il protagonista di un’infinità di preparazioni: succhi, dolci, contorni, bevande, piatti salati… insomma, questo agrume sta bene proprio dappertutto, proprio come dimostrano queste ricette con il limone.
CONSERVAZIONE: il limone può essere conservato tranquillamente per un mese in frigorifero.
STAGIONALITÀ: il limone può essere raccolto in due periodi, da novembre a maggio e da giugno a luglio.
PROVENIENZA: viene coltivato per lo più in Sicilia, Campania e Calabria. Troviamo alcune piantagioni anche nel Nord Italia (per esempio sul Lago di Garda).
Longan
Molto simile al litchi, il longan fa parte dei frutti esotici gialli e arancioni. Il nome, che significa “occhi di drago”, esprime la piccolezza del frutto, formato da una buccia giallo/marrone dalla consistenza secca e da una polpa compatta giallo pallido, al cui centro si trova un piccolo seme nero.
Il sapore del longan è molto dolce (caratteristica dei frutti di piccole dimensioni) e presenta una polpa ricca e succosa dal sapore leggermente aspro e vagamente muschiato. Come i litchi, sono ottimi consumati al naturale, ma sono ottimi anche come base per succhi o dessert.
CONSERVAZIONE: il longan può essere conservato in frigorifero fino a una settimana.
STAGIONALITÀ: da settembre a novembre.
PROVENIENZA: sud-est asiatico, soprattutto in Thailandia e Indonesia.
Lulo
Tra i frutti esotici gialli e arancioni troviamo il lulo, una piccola perla arancione che viene chiamata anche naranjilla, ovvero “piccola arancia”. La sua buccia arancione vivace nasconde una polpa dal verde intenso, molto apprezzata in cucina. La delicatezza del frutto e della pianta rendono il lulo una specialità pregiata, ancora poco commercializzata.
Solitamente il lulo viene consumato sotto forma di succo, preparazione dal sapore dolce e piacevolmente acidulo (ricorda molto quello di arancia).
CONSERVAZIONE: se acerbo puoi conservarlo a temperatura ambiente. Se invece il lulo è maturo, deve essere conservato in frigorifero.
STAGIONALITÀ: mesi invernali.
PROVENIENZA: il lulo viene coltivato in Colombia, Ecuador, Perù, Venezuela, Guatemala, Messico, Costa Rica, Repubblica Dominicana e Panama.
Mandarancio
Altro frutto giallo arancione, altro agrume che arriva. Questa è la volta del mandarancio, ibrido, come suggerisce il nome, nato dall’incrocio tra mandarino e arancio. Questa unione determina una condivisione di caratteristiche: il gusto dell’arancia da una parte e la dimensione e la polpa del mandarino dall’altra.
Il mandarancio è il perfetto snack da portare sempre con sé grazie al formato pratico e facile da portare in borsa. Ovviamente, come molti agrumi, il mandarancio è perfetto così com’è (ricordando di eliminare la scorza). Nulla vieta di utilizzare l’agrume anche in cucina.
CONSERVAZIONE: puoi conservare i mandaranci a temperatura ambiente per diversi giorni. Per prolungarne la durata, consigliamo di conservarli in frigorifero.
STAGIONALITÀ: da novembre a dicembre.
PROVENIENZA: come il mandarino si coltiva per lo più in Sicilia, Calabria e Campania.
Mandarino
Il mandarino è un agrume molto diffuso nel nostro Paese e amato per il suo gusto dolce e le sue piccole dimensioni che lo rendono perfetto da portare con sé e gustarlo durante le pause. Il frutto ha una forma tondeggiante, una scorza rugosa e una polpa ricca di acqua, profumata e divisa in spicchi.
Parlando di gusto, il mandarino presenta una dolcezza unica, sempre accompagnata dalla caratteristica nota acidula degli agrumi. Ottimo gustato al naturale (una volta eliminata la scorza), il mandarino è perfetto anche come base per un buon succo, o come frutto da utilizzare in molti dessert.
CONSERVAZIONE: puoi conservare i mandarini a temperatura ambiente per diversi giorni. Per prolungarne la durata, consigliamo di conservarli in frigorifero.
STAGIONALITÀ: da dicembre a marzo.
PROVENIENZA: coltivato principalmente in Sicilia, Campania e Campania, ma anche sulla Riviera tirrenica.
Mango
Impossibile non amare il mango, uno dei frutti gialli e arancioni più amati al mondo. Principalmente coltivato in Messico, questo frutto ha dimensioni abbastanza contenute. Presenta una buccia che cambia colore a seconda del grado di maturazione (dal verde al rosso) e una polpa compatta di un bel giallo acceso, tendente all’arancione. Al centro un seme piatto di notevoli dimensioni, ben saldato alla polpa (occhio quindi quando si pulisce!).
Veniamo ora al sapore. Al palato il mango si presenta dolce, cremoso, con una nota aromatica molto distintiva. Queste caratteristiche lo rendono perfetto per un consumo al naturale, ma è ottimo anche utilizzato per la preparazione di succhi, gelati e altri dessert.
CONSERVAZIONE: si conserva tranquillamente a temperatura ambiente. Una volta tagliato, è consigliato riporlo in frigorifero.
STAGIONALITÀ: tutta l’anno, grazie a varietà invernali e varietà estive.
PROVENIENZA: i maggiori produttori sono India, Filippine e Thailandia.
Mano di Buddha
Tra i frutti esotici gialli e arancioni, la mano di Buddha è sicuramente uno dei più strani. Questo perché ha una forma unica nel suo genere che ricorda molto da vicino una mano: pensa a un limone in cui, da una delle estremità, partono delle piccole dita: ecco la mano di buddha.
In Oriente ha una lunghissima tradizione come pianta ornamentale e viene considerato un vero portafortuna. I cinesi, ad esempio, amano posizionarlo in cucina come centrotavola, oppure lo utilizzano per profumare gli ambienti di casa e la biancheria nei cassetti. Tra i giapponesi, invece, c’è la consuetudine di regalare una mano di Buddha ad amici e parenti il giorno di Capodanno, come simbolo di prosperità e ricchezza.
In India è facile trovarla nei templi, ai piedi delle statue del Buddha, come offerta votiva da parte dei fedeli: l’usanza è quella di posizionare due frutti uno vicino all’altro, come se fossero due mani giunte in preghiera.
La mano di Buddha è composta perlopiù da scorza quindi risulta naturale un maggiore consumo di quest’ultima. È estremamente profumata e in cucina viene usata sia al naturale sia candita.
CONSERVAZIONE: si conserva tranquillamente a temperatura ambiente per un lungo periodo di tempo.
STAGIONALITÀ: da ottobre a fine dicembre.
PROVENIENZA: cresce soprattutto in Cina, Giappone e India del Nord.
Mela gialla
Disponibili in tantissime varietà diverse, come ben saprai, le mele sono molte diffuse in tutto il mondo, e oggi sono presenti in tutta la fascia temperata del pianeta. Questo frutto ha una buccia commestibile e una polpa compatta e friabile
La mela gialla si distingue dalle altre mele (rosse/verdi) per il colore della buccia gialla più o meno brillante e per le dimensioni solitamente più ridotte rispetto alle mele rosse. La mela gialla ha inoltre una polpa di una tinta giallo pallido.
Il sapore delle mele può variare notevolmente tra le diverse varietà. La mela gialla ha un sapore solitamente più dolce delle altre mele e un aroma più delicato.
In cucina la mela gialla si utilizza in tantissimi modi diversi: al naturale, cotta (bollita o al forno), essiccata, come purea… insomma, pensa a un piatto, e la mela gialla può essere tranquillamente la protagonista. Per qualche idea, dai un’occhiata a tutte le ricette con le mele.
CONSERVAZIONE: le mele si conservano fino a un mese anche a temperatura ambiente.
STAGIONALITÀ: legata alla varietà.
PROVENIENZA: legata alla varietà.
Meloni
La storia del cucumis melo, meglio conosciuto come “melone”, è avvolta nel mistero. Secondo alcuni deriverebbe dall’antica Persia, mentre per altri le sue origini sarebbero africane. Nel V secolo a.C. il popolo egizio iniziò a esportarlo nel bacino del Mediterraneo e così arrivò anche in Italia. Durante l’Impero Romano il melone veniva molto utilizzato nelle insalate ed era così diffuso che l’imperatore Diocleziano emise un apposito editto per tassare quegli esemplari di melone che superavano il peso di 200 grammi!
Il melone è un ingrediente estremamente duttile in cucina: da condimento per il pesce a protagonista di freschissime insalate, il suo sapore dolce e succoso si presta a tante preparazioni differenti. Scopri qui tutte le ricette con i meloni.
CONSERVAZIONE: il melone può essere conservato a temperatura ambiente, al fresco e lontano da fonti di calore.
STAGIONALITÀ: da maggio a settembre.
PROVENIENZA: i maggiori produttori di meloni sono Cina, Turchia e Iran.
Nashi
Pensi che nashi sia un nome strano? Questo perché fa parte dei frutti esotici gialli e arancioni. Noto anche come “pera asiatica”, il frutto è originario dell’Asia: rispetto alla pera europea, il nashi ha una consistenza più granulosa. Anche la forma è diversa: le pere asiatiche tendono a essere più rotonde, più simili a una mela che a una pera.
La polpa del nashi è bella dolce, soda e croccante, molto simile a quella della mela. Per questo il frutto è ottimo al naturale ma si presta anche a diverse preparazioni.
CONSERVAZIONE: dopo l’acquisto puoi conservarli fino a una settimana a temperatura ambiente.
STAGIONALITÀ: autunno.
PROVENIENZA: Cina, Giappone e Corea.
Nespole
Eccoci a un altro dei famosi “frutti dimenticati”. La nespola, infatti, presenta un sapore molto caratteristico e una polpa super cremosa, che non tutti apprezzano. Originaria delle foreste pluviali delle aree montuose della Cina sud-orientale, la nespola si è poi diffusa in tutto il mondo. Oggi è molto facile trovare un albero di questo frutto nei giardini di campagna.
Come già accennato, le nespole hanno una polpa molto cremosa dal colore marrone, leggermente astringente quando acerba. Il frutto si consuma per lo più al naturale, scartando buccia e semi, ma possono essere utilizzate anche per deliziose salse o marmellate.
CONSERVAZIONE: una volta mature, possono essere conservate a temperatura ambiente per pochi giorni.
STAGIONALITÀ: generalmente novembre.
PROVENIENZA: viene coltivata in tutta l’Europa centrale e meridionale, anche se in piccole quantità.
Papaya
La papaya è il frutto della Carica papaya, specie appartenente alla famiglia delle Caricacee, nativa dell’America Centrale ora diffusa in molte aree del mondo subtropicale. Si tratta ovviamente di uno dei frutti esotici gialli e arancioni più amati al mondo, protagonista di moltissime ricette. La papaya presenta una buccia che va dal verde al giallo, con una polpa soda di un bel colore arancione. Molto particolari sono i semi che troviamo al centro: numerosi, tondi e di un bel colore nero. Questi posso essere essiccati e utilizzati anch’essi in cucina (hanno un sapore che ricorda quello del pepe nero).
La papaya ha un caratteristico gusto esotico, dolce e succoso, che ricorda un po’ quello dell’albicocca e del melone. Proprio per questo il frutto è ottimo consumato al naturale, anche se sotto forma di succo non scherza!
CONSERVAZIONE: il frutto intero si conserva bene fuori frigo. Una volta tagliato invece bisogna riporlo in frigorifero e consumarlo entro poche ore.
STAGIONALITÀ: inizio estate e inizio autunno.
PROVENIENZA: la papaya viene coltivata in tutti i paesi tropicali, tra cui Messico e Giamaica.
Pepino (o Carciuma)
Difficile che tu abbia sentito parlare del pepino, uno dei frutti esotici gialli e arancioni meno noti nel nostro Paese. Originario della Ande, il frutto è originato da una pianta appartenente alla famiglia delle Solanacee, la stessa di pomodori e melanzane, ma anche dei peperoni e dei peperoncini. Il pepino è molto amato per il suo sapore ma ha anche un alto valore estetico per via della pianta cespugliosa dai bellissimi fiori viola.
Il sapore è leggermente dolce e molto delicato, un perfetto mix tra quello del melone e quello del cetriolo. Del frutto si può mangiare tutto, polpa, buccia e semi, generalmente al naturale. Tuttavia, vista la delicatezza del sapore, il pepino viene usato in molti piatti, da quelli a dolci a quelli salati.
CONSERVAZIONE: è consigliabile conservare il frutto in frigorifero.
STAGIONALITÀ: il frutto si sviluppa tra la stagione autunnale e quella invernale.
PROVENIENZA: il frutto è originario del Sud America ma è molto diffuso anche in Giappone.
Pesca gialla
Il nome “pesca” significa letteralmente “della Persia” ma, attenzione, non è qui che nasce questo frutto. L’albero di pesco è originario della Cina, terra in cui viene considerato simbolo dell’immortalità. Un’altra curiosità? In Egitto era il frutto sacro ad Arpocrate, dio del silenzio e dell’infanzia, tanto che ancora oggi le guance dei bambini vengono paragonate alle pesche per la loro morbidezza e carnosità!
Le pesche gialle sono ovviamente ottime al naturale ma possono essere un valido ingrediente per ricette dolci e salate, succhi, marmellate, frullati… Insomma, per tantissime preparazioni! Scopri qui tutte le ricette con la pesca.
CONSERVAZIONE: puoi conservare le pesche gialle in frigorifero per 6-7 giorni.
STAGIONALITÀ: da fine primavera fino a fine estate.
PROVENIENZA: coltivata soprattutto in Spagna, Italia, Grecia, Marocco e Turchia.
Pesca noce
La pesca noce, o nettarina, è strettamente imparentata con la pesca. Ma perché “noce”? L’aggiunta del termine si deve alla conformazione della buccia. Essa è, infatti, priva della peluria tipica delle altre varietà di pesche e somiglia quindi al mallo delle noci.
La consistenza croccante e compatta della polpa, insieme a un gusto molto aromatico e dolce, fanno della pesca noce il frutto perfetto da gustare al naturale, così com’è o in macedonia. Se ti piace sperimentare, puoi provare a utilizzarla all’interno dei tuoi piatti seguendo queste ricette con la pesca.
CONSERVAZIONE: puoi conservare la pesca noce in frigorifero per 6-7 giorni.
STAGIONALITÀ: da metà giugno fino alla fine di settembre.
PROVENIENZA: molto coltivata in Emilia-Romagna e nel Sud Italia.
Pitaya gialla
La pitaya gialla è uno dei frutti esotici gialli e arancioni che potresti avere già visto in giro ma nella sua versione rosa/fucsia: il dragon fruit, o “frutto del drago”. Il frutto, prodotto dalla pianta del cactus, ha una bella buccia gialla (commestibile) e una polpa bianca ricca di piccoli semini neri che donano una consistenza unica all’assaggio.
Per quanto riguarda il gusto, la pitaya gialla ha un cuore morbido e corposo dal dolce sapore che ricorda quello del melone e i semini neri al suo interno hanno un gusto simile a quello delle nocciole. Ottima al naturale, puoi provarla in numerosi frullati o nei cocktail.
CONSERVAZIONE: a temperatura ambiente, fino a 10 giorni.
STAGIONALITÀ: la pianta fruttifica fino a 6 volte l’anno, quindi è facilmente disponibile.
PROVENIENZA: Messico, Hawaii, Australia, Cipro, Israele e molti paesi del sud-est asiatico.
Pompelmo giallo
Altro frutto giallo, altro agrume in arrivo! È arrivato il momento di parlare del pompelmo nella sua versione gialla. Questa varietà proviene dalla Malesia e si tratta di uno degli agrumi più grandi in assoluto, con ramoscelli friabili senza spine, dalle foglie grandi quasi a forma di cuore e fiori bianchi e profumati.
Con 15/20 cm di diametro, i frutti del pompelmo giallo possono arrivare a pesare da 1 a 3 Kg, hanno una forma piriforme liscia di color giallo con pochi semi e una polpa gialla e succosa che emana un profumo dolce e intenso.
Del pompelmo si mangia solo la polpa, anche se la scorza può essere utilizzata per diverse preparazioni. Il sapore acidulo e leggermente amaro lo rendono perfetto per spremute e frullati, anche se si può osare con tante altre preparazioni.
CONSERVAZIONE: a temperatura ambiente, fino a 7 giorni.
STAGIONALITÀ: da novembre fino a fine maggio.
PROVENIENZA: Florida, Sudafrica e Argentina. In Italia le maggiori coltivazioni si trovano in Liguria, Campania, Calabria e Isole.
Susine gialle
Di susine non ne esiste solo una tipologia, ma tante e tutte diverse tra loro! Qui parliamo di susina gialla, particolarmente saporita ma molto più delicata rispetto alla sua versione nera. Sul nome del frutto, ci sono diverse teorie: alcuni lo fanno derivare da Susa, città della Persia, probabile luogo d’origine della pianta, altri lo mettono in relazione col latino sucĭnus, ambrato.
Le susine sono un delizioso spezzafame, leggero e naturale. In cucina, però, possono essere utilizzate in modo creativo. Ad esempio, puoi sfruttare la polpa per riempire i classici gnocchi, utilizzarle per una fresca bavarese oppure sceglierle come condimento per la carne. Per provare queste deliziose preparazione, ecco tutte le ricette con le susine.
CONSERVAZIONE: in frigorifero, per 5-6 giorni.
STAGIONALITÀ: fine agosto.
PROVENIENZA: prevalentemente in Emilia-Romagna e Campania.
Tamarindo
l Tamarindo è uno dei frutti esotici gialli e arancioni più caratteristici, soprattutto per la sua consistenza. Il frutto viene prodotto da un albero da frutto tropicale appartenente alla famiglia delle Fabaceae (Leguminose) e originario di India e Africa orientale. Il nome deriva da una parola araba che significa “dattero indiano”, dovuto alla somiglianza con il comune dattero (polpa marrone e semi duri).
Il tamarindo può essere consumato sia fresco sia in cucina. Nel primo caso bisogna aprire il baccello, eliminare e recuperare la polpa. Quest’ultima può essere mangiata così, in purezza, a patto che sia ben matura. Come capirlo? Dal colore, che deve essere marrone scuro, e ovviamente dal sapore, che in caso di frutto acerbo è eccessivamente aspro e allappante.
CONSERVAZIONE: in frigorifero si conservano fino a un mese.
STAGIONALITÀ: dalla primavera all’inizio dell’estate.
PROVENIENZA: Africa orientale, India e America Latina.